Scopri di più su malattie allergiche, sintomi, paradigmi di gestione e considerazioni sui test.
Il paziente può sottoporsi al test delle IgE specifiche?
Informazioni dettagliate sugli allergeni interi e sulle componenti allergeniche.
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Il paziente può sottoporsi al test delle IgE specifiche?
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Luglio 2022 | Linda Armstrong | ✓ Revisione medica di: Fabio Iachetti, MD; Eva Södergren, PhD, MSc
Fabio Iachetti è un medico abilitato con oltre 15 anni di esperienza in diverse aree cliniche, quali allergologia, medicina cardiovascolare, dolore, apparato gastrointestinale, reumatologia, urologia e diabetologia. È Allergy Senior Medical Manager nel team Global Medical Affairs di ImmunoDiagnostics presso Thermo Fisher Scientific. Nutrizionista specializzata, Eva Södergren è Allergy Senior Scientific Advisor nel team Medical and Scientific Affairs di ImmunoDiagnostics presso Thermo Fisher Scientific.
Inutile girarci intorno: la sindrome alfa-gal è un fenomeno strano, che appare sempre più singolare man mano che se ne approfondisce la conoscenza. Nota anche come allergia alla carne rossa o allergia da puntura di zecca, la sindrome è una reazione allergica all'alfa-gal, una molecola di zucchero presente nella carne di mammiferi come manzo, maiale, cervo e altre specie,1-2 che però viene innescata da una puntura di zecca (o forse di un acaro della famiglia delle trombiculidae).2-3
Il meccanismo è il seguente: una zecca (o un acaro) si alimenta del sangue di un mammifero, ad esempio un cervo, e nel farlo ingerisce alfa-gal. In seguito, se la stessa zecca morde un essere umano, può immettere la sostanza nel flusso sanguigno della persona.2-3 In questo caso, in alcuni soggetti, quando la persona in seguito mangia carne rossa si innesca una risposta immunitaria, che può causare sintomi da lievi a gravi e persino pericolosi per la vita.2
Un processo peculiare, quindi, ma ciò che appare davvero strano è il momento in cui compaiono i sintomi, che possono includere orticaria, starnuti, mal di stomaco, diarrea, vomito, nausea e anafilassi, ma non solo.2
I sintomi della sindrome alfa-gal infatti non si manifestano subito dopo aver mangiato gli alimenti scatenanti (come avviene per molte allergie alimentari), ma insorgono in genere da tre a sei ore dopo il consumo di carne rossa o di altri prodotti di origine animale.2 I sintomi possono verificarsi in qualsiasi momento, ma non è raro che i pazienti si sveglino nel sonno a causa degli effetti provocati dalla carne mangiata ore prima4 e il ritardo nella risposta può rendere difficile il collegamento tra i sintomi e gli alimenti consumati.
Oltre alle sue peculiarità, la sindrome alfa-gal è anche relativamente sconosciuta. Le prime segnalazioni risalgono infatti solo alla fine del primo decennio di questo secolo,5 pertanto è probabile che molte persone, compresi alcuni operatori sanitari, non ne siano a conoscenza, rendendo la diagnosi ancora più complessa.6
Tuttavia, il numero di pazienti interessati è in continuo aumento, e la ricerca scientifica su questa nuova grave condizione continua. E con la pubblicazione di nuove informazioni, gli elementi "bizzarri" sembrano moltiplicarsi.6
Di seguito riportiamo 10 fatti recentemente scoperti e/o sorprendenti circa la sindrome alfa-gal, potenzialmente utili a pazienti e professionisti sanitari per capire meglio questa allergia e stabilire quando è necessario sottoporsi ai relativi test.
(Per saperne di più sulla sindrome alfa-gal, e in particolare su sintomi, strategie per ridurre l'esposizione e alimenti che potrebbero contenere la sostanza, consigliamo di consultare la nostra Scheda informativa sulla sindrome alfa-gal.)
I sintomi della sindrome alfa-gal possono spaziare da eruzioni cutanee pruriginose e orticaria a diarrea e anafilassi.6 In effetti, l'anafilassi si verifica in fino al 60% delle persone affette da questa sindrome.8 Tuttavia, stando ai risultati di una ricerca presentata all'American Academy of Allergy in occasione dell'Asthma & Immunology Annual Meeting, alcuni pazienti affetti da sindrome alfa-gal hanno una vasta gamma di sintomi apparentemente nuovi, in particolare a carico dei sistemi cardiovascolare, emotivo, nervoso e motorio. Nello specifico, i pazienti che hanno partecipato al sondaggio hanno riportato un ampio ventaglio di problemi di salute mentale, come ansia, depressione, affaticamento, scarsa memoria, irritabilità, disturbi del sonno, ecc.9
Inoltre, i sintomi della sindrome alfa-gal possono essere molto simili a quelli della sindrome dell'intestino irritabile (Irritable Bowel Syndrome, IBS). Secondo uno studio del 2021 pubblicato sul Journal of Gastroenterology, alcune persone affette da sindrome alfa-gal presentano solo sintomi gastrointestinali, come dolore addominale, nausea e diarrea. Molti di questi sintomi si sovrappongono a quelli della IBS, tanto che il 56% dei pazienti coinvolti nello studio soddisfaceva i criteri per l'IBS con predominanza di diarrea.7
Sulla base di questo studio e del fatto che alcuni operatori sanitari non hanno familiarità con la sindrome alfa-gal, è evidente che i sintomi della sindrome possono essere confusi con quelli della IBS.7 Traduzione: i tuoi mal di pancia potrebbero essere causati da un disturbo dovuto ad alimenti legati alle zecche piuttosto che da IBS.
Un modo per saperlo con certezza è concordare con il medico l'esecuzione di un test ematico delle IgE specifiche o, più specificamente, di un'analisi del sangue per le componenti molecolari allergeniche. (ulteriori informazioni in seguito). Unitamente alla storia clinica e all'esame obiettivo, le analisi del sangue possono agevolare il medico nell'iter diagnostico.
Nonostante molte fonti di informazione scientifica, come i Centers for Disease Control and Prevention (CDC) e l'Asia Pacific Association of Allergy, Asthma and Clinical Immunology, siano in grado di offrire informazioni sulla sindrome alfa-gal, la condizione è ancora relativamente sconosciuta.1,5,10 Non sorprende, quindi, che, in uno studio, quasi l'80% dei partecipanti abbia dovuto attendere oltre sette anni per ottenere una diagnosi10 (pari a 2.555 giorni di sofferenza, e non c'è niente di curioso o divertente in questo).
Come se non bastasse, la letteratura medica rivela che, nel tentativo di determinare la causa dei loro disturbi, alcuni pazienti hanno dovuto sottoporsi a chirurgia esplorativa, rimozione della cistifellea o dell'appendice e rimozione parziale del pancreas prima di arrivare alla diagnosi di sindrome alfa-gal.6 Inoltre, secondo un articolo del 2017, è più probabile che i pazienti scoprano la sindrome alfa-gal online, alla radio o attraverso conoscenze personali piuttosto che recandosi al pronto soccorso per reazioni da anafilassi.10
Questi dati risultano particolarmente preoccupanti perché basterebbe un semplice esame del sangue associato all'analisi della storia clinica e a un esame obiettivo per supportare il personale medico nella diagnosi della sindrome alfa-gal. Una semplice visita medica e un prelievo di sangue potrebbero infatti contribuire non solo a un notevole risparmio di tempo e denaro per visite e procedure superflue, ma anche a evitare tanta inutile sofferenza.
Dato l'ingente dispendio di tempo e denaro che può essere necessario per la diagnosi, i test per rilevare la sindrome alfa-gal sono particolarmente importanti. Poiché non esiste un trattamento specifico per questa sindrome, è fondamentale ottenere una diagnosi adeguata per sapere quali prodotti e alimenti evitare. Tuttavia, è utile eseguire il test giusto sin dal principio e i test di sensibilizzazione cutanea (Skin-Prick Test, SPT) probabilmente non rappresentano la scelta giusta. L'esecuzione di SPT con estratti di maiale o di manzo è infatti risultata inaffidabile nel rilevare l'alfa-gal.11
È più opportuno rivolgersi al medico di famiglia per la prescrizione di un esame del sangue. Ma invece di un esame del sangue per la rilevazione degli allergeni estrattivi, che consente ai medici di confermare o escludere le diverse allergie, il test delle componenti molecolari allergeniche specifiche per alfa-gal permette di individuare la molecola di zucchero specifica all'origine dei sintomi. Inoltre, l'esame delle componenti molecolari può talvolta offrire al medico informazioni sulla gravità delle reazioni di un individuo.
Questo tipo di analisi può anche supportare il medico nella distinzione tra i pazienti con sindrome del maiale-gatto e quelli con sindrome alfa-gal (ebbene sì, esiste anche questa casistica. Nel punto 9 parleremo più approfonditamente della sindrome del maiale-gatto).
Detto questo, chiedere un test per alfa-gal potrebbe non essere sufficiente, ma è necessario essere molto specifici per essere certi di sottoporsi alla procedura giusta. Il test più indicato è l'analisi delle IgE specifiche per le componenti molecolari allergeniche di alfa-gal (in aggiunta al quale, il medico potrebbe prescrivere i test per manzo, maiale, agnello, alfa-gal, IgE totali e triptasi, in modo da poter chiarire ulteriormente il quadro). Il fatto che il nome di un test includa le parole "alfa-gal" non garantisce che si tratti del più adatto. I seguenti test infatti NON sono raccomandati per l'analisi delle IgE allergene-specifiche per alfa-gal: carenza di alfa-galattosidasi o α-galattosidasi A, entrambi spesso utilizzati nell'iter diagnostico per la malattia di Fabry (una patologia rara che implica un'alterazione del metabolismo dei grassi).12
Inizialmente, la sindrome è stata messa in relazione alla zecca Lone Star, presente principalmente negli Stati Uniti sudorientali.2 Tuttavia, attualmente sono stati riportati casi di sindrome alfa-gal in tutti i continenti escluso l'Antartide, e sono state individuate almeno otto specie di zecche confermate o sospettate come responsabili della condizione.5
Inoltre, tra le diverse specie di zecche, alcune hanno iniziato a diffondersi oltre il loro habitat erboso abituale. Man mano che le specie ospiti come i cervi si spostano in territori diversi, lo stesso fanno le zecche che colpiscono questi animali. Di conseguenza, a causa delle diverse modalità di utilizzo del territorio, dei cambiamenti climatici e della crescita delle popolazioni di cervi, alcune specie di zecche come la Lone Star si sono significativamente diffuse. Nello specifico, la zecca Lone Star in passato era piuttosto rara in Michigan, mentre oggi è la terza specie di zecca più comune nello stato.4 Inoltre, un articolo comparso sul quotidiano Toronto Star nel 2022 riporta che la zecca si sta espandendo in Canada a causa dell'aumento delle temperature.13
Si noti anche che molte punture di zecca passano inosservate, in particolare se perpetrate da esemplari in stato larvale. Persino queste zecche immature delle dimensioni di un seme di papavero possono infatti trasmettere l'alfa-gal.4 Alcuni report recenti suggeriscono inoltre che anche le punture di alcuni acari della famiglia delle trombiculidae, microscopici aracnidi (simili a ragni) diffusi in tutto il mondo, possono portare alla sindrome alfa-gal.3,6,14
E per aggiungere l'ennesima stranezza, una nuova ricerca ha identificato una cross-reattività tra le proteine delle zecche e il veleno delle vespe. Ciò significa che alcune persone con sindrome alfa-gal possono essere sensibilizzate anche al veleno di vespa.15 I sintomi di allergia al veleno di vespa possono essere diversi da quelli associati all'alfa-gal, tuttavia questo dimostra che tra zecche e insetti possono esistere delle connessioni bizzarre e attualmente inesplorate.
La sindrome alfa-gal è trasmessa da molteplici specie di zecche ed è stata riportata in tutti i continenti tranne l'Antartide.5,11
Le reazioni da alfa-gal sono tipicamente causate dal consumo alimentare di carne e prodotti a base di carne derivati da mammiferi come mucche, maiali, agnelli, conigli, bufali, bisonti e canguri.4 In aggiunta, bisogna considerare che una miriade di prodotti alimentari contiene ingredienti a base di carne, e può quindi contenere alfa-gal (per un elenco piuttosto esaustivo delle potenziali fonti di alfa-gal, rimandiamo alla nostra Scheda informativa sulla sindrome alfa-gal). Tuttavia, sembrerebbe che l'alfa-gal possa nascondersi in luoghi molto meno ovvi e piuttosto sorprendenti.
Prendiamo, ad esempio, la gelatina, generalmente ottenuta da collagene proveniente dalla pelle e/o dagli zoccoli di grandi mammiferi, e che può quindi contenere alfa-gal. Ne consegue che la sostanza potrebbe tranquillamente nascondersi in caramelle gommose, marshmallow e dolci a base di gelatina.11 Ma la gelatina può anche essere contenuta in filo da sutura di origine animale, lenti a contatto derivate da collagene, shampoo e particolari inchiostri per tatuaggi.16-17
E, come se non bastasse, l'alfa-gal può essere presente in vari vaccini, antiveleno e medicinali in compresse (ad es. paracetamolo, ossicodone, lisinopril e Oxycontin), nonché in valvole cardiache di mucca e maiale, talvolta impiantate negli esseri umani.11
Inoltre, alcuni ingredienti a base di alghe rosse come la carragenina possono contenere un tipo di alfa-gal. La carragenina è talvolta utilizzata per la fabbricazione di birra, condimenti, latte artificiale, salse e molto altro.18 Di conseguenza, evitare l'alfa-gal non è affatto semplice e certamente non basta eliminare hamburger e hot dog dalla propria dieta.
Carne bovina, suina,
agnello, interiora
Prodotti lattiero-caseari
Alimenti contenenti gelatina
Cetuximab
Plasma expander a base di gelatina
Antiveleno (ad es. CroFab)
Valvole cardiache bovine/suine
Vaccini contenenti gelatina (ad es. Zostavax, MPR)
Terapie sostitutive degli enzimi pancreatici (ad es. pancrelipasi)
Eparina
Capsule in gel
Diversi alimenti o sostanze scatenanti si associano a probabilità variabili di scatenare una reazione.11
La sindrome alfa-gal è stata scoperta durante alcuni studi farmacologici su cetuximab, un anticorpo usato per il trattamento mirato del carcinoma colorettale e dei tumori della testa e del collo, contenente alfa-gal. Un certo numero di pazienti arruolati negli studi clinici ha infatti riportato episodi di anafilassi o orticaria dopo la prima dose di cetuximab. Questa reazione misteriosa ha dato origine a ulteriori indagini e, successivamente, all'identificazione della sindrome a metà degli anni 2000.4
Analogamente a quanto avviene in alcuni individui allergici ai crostacei, in soggetti sensibilizzati all'alfa-gal sono talvolta stati segnalati dei sintomi dopo l'inalazione dei fumi derivanti dalla preparazione alimentare della carne rossa.6,19 Ciò significa che, oltre a sviluppare sintomi dopo aver mangiato carne, alcune persone presentano sintomi anche solo con l'inalazione di fumi di carne. Pazzesco, no?
Nei pazienti con sindrome alfa-gal, sono stati individuati diversi fattori concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di reazioni o la gravità dei sintomi dopo l'esposizione ad alfa-gal. Questi fattori di rischio includono l'atopia (cioè una tendenza genetica a sviluppare malattie allergiche), il consumo di alcool, l'esercizio fisico, l'età e l'uso di alcuni farmaci.20 Tra gli altri fattori potenzialmente associati a un aumento del rischio figurano l'uso di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), tra cui acido acetilsalicilico (ad es. Aspirina), ibuprofene (ad es. Brufen), naproxene (ad es. Momendol) e celecoxib (Celebrex).11 Le fonti di queste informazioni non hanno fornito ulteriori dettagli sulle modalità esatte con cui questi fattori influiscono sul rischio, ma questo è solo uno dei molti aspetti di questa strana sindrome che necessitano di ulteriori ricerche.
Allo stesso modo, se è vero che una singola puntura di zecca può dare il via a questa sindrome, è anche vero che ulteriori punture possono aumentare la sensibilità all'alfa-gal.6 Fortunatamente, è stato confermato anche il contrario: in base alle informazioni fornite dalla Mayo Clinic, nel tempo i sintomi possono diminuire o addirittura scomparire se gli individui sensibilizzati non subiscono ulteriori punture di zecche portatrici di alfa-gal.21
Parlando di sindromi bizzarre, la sindrome del maiale-gatto è una rara reazione allergica a una proteina che si trova sia nell'epitelio del gatto, che nel maiale.22 Si tratta in realtà di una forma di cross-reattività, che avviene quando il sistema immunitario identifica come simili le proteine di una sostanza (ad es. polline) e quelle di un'altra (ad es. frutta o verdura).23 Quando la persona entra in contatto con uno dei due, il sistema immunitario può generare dei sintomi simil-allergici.
I sintomi della sindrome del maiale-gatto variano dall'orticaria all'anafilassi, il che significa che alcune manifestazioni si sovrappongono a quelle della sindrome alfa-gal.22 Inoltre, il fatto che entrambe le condizioni possano comportare reazioni alla carne suina determina talvolta errori nella diagnosi. Se pensi di avere uno di questi problemi correlati al maiale, chiedi al tuo medico di prescriverti un esame del sangue delle componenti molecolari allergeniche, in modo da chiarire l'origine del disturbo.
In cima alla lista delle peculiarità legate a questa sindrome, troviamo i maiali alfa-gal-free, che, secondo un recente articolo di Allergic Living, sarebbero una nuova razza di maiali modificata geneticamente per eliminare l'alfa-gal. Ciò non significa solo che coloro che soffrono della sindrome potrebbero tornare a mangiare costolette di maiale e pancetta, ma anche che, poiché questi suini potrebbero essere utilizzati per altri scopi, anche i relativi prodotti finali potrebbero essere accessibili in futuro per chi soffre di questa sindrome.24
Ad esempio, l'utilizzo di maiali privi di alfa-gal invece dei suini comuni per la produzione di farmaci e trapianti tissutali e di organi potrebbe teoricamente rendere alfa-gal-free tali prodotti. Inoltre, se i produttori decidessero in futuro di optare per materiali derivanti da maiali privi di alfa-gal per la realizzazione di prodotti come gelatina, farmaci e altro, questi potrebbero essere sicuri anche per chi ha la sindrome alfa-gal.24
In termini medici, la sindrome alfa-gal è quanto meno particolare. Ma in realtà, non è un argomento da prendere sottogamba, soprattutto in presenza di sintomi.
Scherzi a parte, il modo migliore per individuare la sindrome alfa-gal è rivolgersi al medico e richiedere un tipo specifico di esame del sangue: il test delle IgE specifiche per le componenti molecolari allergeniche di alfa-gal, prescrivibile da quasi tutti i medici.
Prima della visita, compila il tuo specifico profilo dei sintomi, per generare un quadro completo che potrà essere esaminato insieme al medico per decidere se eseguire l'esame del sangue delle IgE specifiche.
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