Allergie a febbraio: la pollinosi colpisce anche d’inverno

 

Quando si parla di allergie si fa spesso riferimento solo alla primavera, poiché da marzo a giugno molte piante fioriscono in larga misura. Eppure, alcune persone manifestano sintomi allergici anche durante i periodi invernali. Come mai? Innanzitutto, è bene sapere che alcune piante, di cui parleremo a breve, fioriscono già in questa stagione, iniziando già a febbraio a diffondere nell’aria i propri pollini. In secondo luogo, bisogna sempre considerare il fatto che d’inverno si tende a stare più a lungo in luoghi chiusi, con la conseguente maggiore esposizione ad allergeni domestici, come acari delle polvere domestica o animali.

Dunque, cosa fiorisce a febbraio? Quando inizia il periodo di impollinazione?

 

Cosa fiorisce a febbraio: quali sono i pollini invernali?

Tra febbraio e marzo solitamente cominciano il periodo di impollinazione il cipresso e altri membri della famiglia delle Cupressacee, causando nei soggetti sensibilizzati riniti e congiuntiviti tipiche della pollinosi. La betulla e altri membri della famiglia delle Betullacee, invece, fioriscono da febbraio a fine maggio, presentando un picco di pollini nel mese di marzo.

Queste non sono però le uniche piante che iniziano a fiorire ben prima dell’arrivo della primavera: l’ontano, il nocciolo, il frassino, il pioppo e il salice, infatti, costituiscono altre fonti allergeniche già da metà febbraio. Si tratta di alberi molto diffusi in Italia e presenti non solo in boschi o campagne, ma soprattutto nei centri abitati e nei viali alberati delle città. Questo rende quindi difficile l’attività di prevenzione basata sulla riduzione dell’esposizione agli allergeni

Il calendario pollinico indica la quantità e la tipologia di pollini diffusi nei diversi periodi dell’anno. Alcuni strumenti messi a disposizione degli utenti online permettono di conoscere quotidianamente o settimanalmente la concentrazione di pollini in determinate aree geografiche.

In linea generale i periodi di impollinazione delle diverse famiglie di piante si ripetono uguali ogni anno, le differenze sono eventualmente dovute a:

  • clima: a seconda dell’inizio climatico delle diverse stagioni e di conseguenza delle temperature le piante possono tardare o anticipare la loro fioritura.
  • zone geografiche: anche solo in Italia le differenze di periodi di fioritura possono variare molto tra nord, centro e sud. Inoltre, ogni area geografica è costituita da vegetazione tipica che può essere diversa da luogo a luogo.

I sintomi delle allergie ai pollini comprendono principalmente:

Rinite allergica, caratterizzata da:

  • congestione nasale;
  • prurito al naso;
  • rinorrea;
  • starnuti.

Congiuntivite allergica, caratterizzata da:

  • prurito agli occhi;
  • gonfiore e arrossamento della congiuntiva;
  • lacrimazione.

In alcuni casi può manifestarsi anche asma allergica.

Test per le allergie: prescrizione e modalità di esecuzione

Uno degli step necessari per cercare di prevenire i sintomi allergici e sapere con esattezza quali allergeni evitare, è l’esecuzione dei test di sensibilizzazione allergica. Al contrario di ciò che si può pensare, questi esami sono prescrivibili direttamente dal Medico di Famiglia che, in seguito alla ricezione dei risultati, potrà eventualmente indirizzare il paziente verso lo Specialista Allergologo

Esistono diverse tipologie di test che possono essere eseguite su bambini e adulti, e una tipologia comoda e veloce è quella che prevede l’esecuzione di un esame del sangue di sensibilizzazione allergica in vitro, chiamato anche test delle IgE specifiche, che può essere eseguito anche da persone che hanno malattie dermatologiche.

Il test ematico delle IgE specifiche fornisce risultati accurati e affidabili, costituendo un valido supporto per il Medico nel percorso di diagnosi delle allergie.

Una volta a conoscenza degli allergeni esatti a cui il paziente è sensibilizzato, nel contesto della storia clinica del paziente e della sintomatologia, il Medico di Famiglia potrà stabilire un piano di prevenzione e gestione dei sintomi allergici.

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