Faggio Informazioni su allergeni, sintomi e trattamento
Scopri di più su malattie allergiche, sintomi, paradigmi di gestione e considerazioni sui test.
Il paziente può sottoporsi al test delle IgE specifiche?
Informazioni dettagliate sugli allergeni interi e sulle componenti allergeniche.
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Il paziente può sottoporsi al test delle IgE specifiche?
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Dalla corteccia liscia color grigio acciaio, il faggio (Fagus sylvatica) è un albero ornamentale deciduo ad alto fusto, originario dei climi subtropicali e temperati dell'emisfero settentrionale.1 I faggi sono piante anemofile (il cui polline viene trasportato dal vento) appartenenti alla famiglia delle querce e producono un polline che raramente causa allergie.2,3
Gli alberi di faggio si trovano principalmente nei climi subtropicali e temperati dell'emisfero settentrionale.1
Molti pazienti con allergia al faggio possono manifestare sintomi se esposti ad altri allergeni come pollini di alberi, di erbe infestanti o di graminacee. Questo rende difficile determinare a quale polline attribuire i sintomi, soprattutto nei periodi in cui sono presenti diverse specie di pollini nell'aria. Questo fenomeno è denominato cross-reattività e si verifica quando il sistema immunitario identifica, in sostanze diverse, le proteine o le loro componenti come strutturalmente simili o biologicamente correlate, attivando così una risposta immunitaria. Altri allergeni respiratori che possono determinare reazioni associate al faggio sono il polline di betulla, ontano, nocciolo, quercia e graminacee.8
Se dopo aver mangiato frutta fresca o verdura cruda si manifesta prurito alla bocca o alla gola, potrebbe trattarsi di sindrome orale allergica (SOA), talvolta chiamata sindrome da allergia alimentare associata ai pollini (PFAS). Questa condizione è determinata dalla reazione del sistema immunitario a proteine, o componenti simili, presenti in allergeni diversi. Come riportato da uno studio, la cross-reattività costituisce un problema abbastanza diffuso, tanto che il 25% circa dei bambini con rinite allergica (detta anche febbre da fieno) soffre anche di SOA.5 Gli alimenti vegetali comuni coinvolti nella SOA per l'allergia al faggio comprendono: mela, ciliegia, pesca, nocciola, arachide, carota, sedano, soia, fragole e altro ancora.8
*Questi test potrebbero non essere approvati per l'uso clinico nel Paese del paziente. Rivolgersi al proprio medico di famiglia per sapere quali test sono disponibili.
La gestione della rinite allergica comprende la riduzione dell'esposizione ai relativi allergeni, il trattamento sintomatico e l'immunoterapia specifica.5-7
I sintomi dell'allergia al faggio sono simili a quelli di molte altre allergie ai pollini e possono comprendere:4,5
Se si è sensibilizzati agli alberi di faggio e si soffre di asma, il polline può scatenare o peggiorare i sintomi, come tosse e respiro sibilante.4,5
I test di sensibilizzazione cutanea o i test ematici delle IgE specifiche possono, insieme all'anamnesi dei sintomi, aiutare il medico a determinare se si è allergici a un particolare allergene. In seguito alla diagnosi di un'allergia, il medico stabilirà un piano di gestione dei sintomi personalizzato per il paziente.
*Questi test potrebbero non essere approvati per l'uso clinico nel Paese del paziente. Rivolgersi al proprio medico di famiglia per sapere quali test sono disponibili.
L'impollinazione degli alberi è comune in primavera e i faggi non fanno eccezione producendo polline tra marzo e maggio nell'emisfero settentrionale, in base alla latitudine e all'altitudine.3,4 Il faggio europeo (Fagus sylvatica) e il faggio americano (Fagus grandifolia) sono due delle specie più note, ma la prima produce molto più polline della specie americana.1,3