Arachidi Informazioni su allergeni, sintomi e trattamento
Scopri di più su malattie allergiche, sintomi, paradigmi di gestione e considerazioni sui test.
Il paziente può sottoporsi al test delle IgE specifiche?
Informazioni dettagliate sugli allergeni interi e sulle componenti allergeniche.
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Il paziente può sottoporsi al test delle IgE specifiche?
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Appartenenti alla famiglia dei legumi, le arachidi (dette anche noccioline americane o spagnolette) sono considerate un alimento ricco di sostanze nutritive, proteine e grassi.1 Nonostante in tutto il mondo vengano consumate principalmente tostate, le arachidi sono spesso mangiate intere o trasformate in burro di arachidi e incorporate in molti prodotti alimentari come ad esempio prodotti da forno, dolcetti, cereali per la colazione, salse e cibi marinati.2,3
Sebbene le arachidi siano un alimento dal grande valore nutrizionale, purtroppo costituiscono anche la più comune causa di reazioni allergiche alimentari con esito fatale.4 L'incidenza dell'allergia alle arachidi è infatti aumentata costantemente negli ultimi anni, facendola diventare l'allergia alimentare più comune nei bambini e la seconda allergia alimentare più diffusa negli adulti.4,5 Nel Regno Unito, l'allergia alle arachidi colpisce fino al 2% dei bambini e negli Stati Uniti, come indicato da uno studio, circa il 2,5%.3,4
Purtroppo solo il 20% circa dei bambini che soffrono di questa condizione la supera con l'età: se non trattata questa allergia tende a rimanere per tutta la vita.5 Dal momento che le arachidi vengono impiegate in una grande varietà di alimenti, evitarle può essere difficile e di conseguenza le reazioni accidentali sono piuttosto comuni. Esiste inoltre il rischio di contaminazione crociata all'interno degli impianti di produzione alimentare dove vengono lavorate le arachidi. Secondo uno studio, quasi un terzo dei bambini allergici alla frutta a guscio non è in grado di identificare con quale frutta a guscio si manifesti l'allergia, aumentando ulteriormente la possibilità di ingestione accidentale.4
Le arachidi si possono trovare nei seguenti prodotti:8 aromi artificiali, prodotti da forno, dolcetti, chili, cioccolato, guarnizioni in granella, involtini primavera, salse di enchilada, cibi fritti, aromi, proteine vegetali idrolizzate, marzapane, guacamole, aromi naturali, torroni e in diverse cucine del mondo (africana, asiatica, cinese, indiana, indonesiana, thailandese, vietnamita e messicana).
La seguente dicitura su un'etichetta alimentare indica la presenza di proteine delle arachidi:8 arachide, arachis hypogaea, noci artificiali, arachidi bollite, olio di arachidi pressato a freddo (e olio di arachidi estruso o espulso), arachidi tritate, spagnolette, noccioline americane, proteine di arachidi idrolizzate, mix di frutta secca, frutta secca, frutta a guscio, noccioline aromatizzate, noccioline, burro d'arachidi, chips di burro d'arachidi, impasto di burro d'arachidi, farina di arachidi, pasta di arachidi, salsa di arachidi, sciroppo di arachidi e arachidi della Virginia.
Nonostante la maggior parte delle reazioni allergiche a questo alimento sia dovuta alla sua assunzione o a quella di cibi contenenti arachidi, in alcuni soggetti anche il semplice contatto potrebbe dare luogo a sintomi allergici.9 Come è noto per la maggior parte delle allergie alimentari i processi di produzione e preparazione degli alimenti possono comportare anche il rischio di contaminazione crociata.3 Inoltre è possibile che si manifestino reazioni allergiche a causa delle proteine delle arachidi che vengono disperse nell'aria con la farina di arachidi e con lo spray di cottura alle arachidi o durante i processi di macinazione o polverizzazione.3,9 Infine, poiché le arachidi e altre tipologie di noci (come pecan, anacardi e noci) spesso entrano in contatto tra loro durante la lavorazione, è consigliabile confrontarsi con un medico per stabilire se evitare anche la frutta a guscio.5
Il lupino, introdotto solo di recente nel mercato statunitense ma piuttosto comune come ingrediente alimentare in Europa, presenta un'elevata cross-reattività con le arachidi. Ciò significa che se si è allergici alle arachidi, si potrebbe essere allergici anche ai lupini. Noto anche come Lupinus albus, viene utilizzato sotto forma di semi, fagioli, farina e costituisce un ingrediente comune all'interno degli alimenti senza glutine.8
Alcune persone allergiche alle arachidi possono manifestare sintomi anche mangiando altri alimenti apparentemente non correlati. Questo fenomeno è denominato cross-reattività e si verifica quando il sistema immunitario identifica, in sostanze diverse, le proteine o le loro componenti come strutturalmente simili o biologicamente correlate, attivando così una risposta immunitaria. I casi più comuni di cross-reattività con le arachidi sono determinati da alimenti vegetali come, ad esempio, frutta a guscio, frutta, soia, verdure e legumi.2
Se dopo aver mangiato arachidi, frutta fresca, verdura cruda o frutta secca correlata si manifesta prurito alla bocca, alle orecchie o alla gola, orticaria in bocca o gonfiore alle labbra, alla bocca, alla lingua o alla gola potrebbe trattarsi di sindrome orale allergica (SOA), talvolta chiamata sindrome da allergia alimentare associata ai pollini (PFAS). Questa condizione è determinata anche dalla reazione del sistema immunitario a proteine o componenti simili presenti negli alimenti e nei pollini.7 Come emerge da uno studio, questa sindrome rappresenta un problema piuttosto diffuso, tanto che fino al 25% dei bambini con rinite allergica (detta anche febbre da fieno) soffre anche di PFAS.11 Le comuni allergie ai pollini che potrebbero causare SOA consumando arachidi comprendono: allergia al polline di alberi (ad es. betulla), di graminacee e di erbe infestanti.2
Le arachidi sono costituite da diversi tipi di proteine, tutte con caratteristiche diverse e diverso rischio di manifestazioni sintomatiche.2 Alcune persone che soffrono di allergia alle arachidi possono tollerarle se cotte a elevate temperature, poiché il calore causa la rottura delle proteine interessate. Tuttavia, sembra che la tostatura abbia l'effetto opposto, rendendo le arachidi ancora più allergeniche. Altri pazienti, invece, dovranno evitare completamente le arachidi, poiché le proteine che rimangono stabili anche se riscaldate potrebbero causare una reazione molto grave, detta anafilassi. Il profilo di rischio specifico dei singoli soggetti sensibilizzati dipende dalla tipologia delle proteine delle arachidi alle quali si è sensibilizzati.2
*Questi test potrebbero non essere approvati per l'uso clinico nel Paese del paziente. Rivolgersi al proprio medico di famiglia per sapere quali test sono disponibili.
Il medico potrebbe consigliare un piano di gestione dell'allergia che includa quanto segue.12-15
Il medico può prescrivere uno dei seguenti farmaci:
In presenza di una persona con una reazione allergica e segni di shock, intervenire rapidamente. Osservare l'insorgere di segni quali pallore con cute fredda e sudore, polso debole e rapido, difficoltà di respirazione, confusione e perdita di coscienza. Eseguire immediatamente le seguenti operazioni:
La gravità dell'allergia alle arachidi può variare nel corso del tempo, con sintomi lievi durante un episodio e gravi in un altro. Sebbene i sintomi delle allergie alimentari possano manifestarsi alcuni minuti o diverse ore dopo l'ingestione, nella maggior parte dei casi la reazione inizia entro due ore. I sintomi possono essere cutanei, gastrointestinali, cardiovascolari e respiratori e possono comprendere uno o più dei seguenti indicatori:6
I sintomi relativi all’allergia alle arachidi possono comprendere anche anafilassi: una reazione che coinvolge l'intero organismo e che può compromettere la respirazione, causare un drastico abbassamento della pressione sanguigna e influire sulla frequenza cardiaca. Lo shock anafilattico, la reazione allergica più grave, può manifestarsi entro pochi minuti dall'esposizione all'allergene e può essere letale.6
I sintomi associati alla sindrome orale allergica (SOA), nota anche come sindrome da allergia alimentare associata ai pollini (PFAS), possono includere inoltre i seguenti indicatori:7,8
I test di sensibilizzazione cutanea o i test ematici delle IgE specifiche possono, insieme all'anamnesi dei sintomi, aiutare il medico a determinare se si è allergici a un particolare allergene. In seguito alla diagnosi di un'allergia, il medico stabilirà un piano di gestione dei sintomi personalizzato per il paziente.
Si noti che le allergie possono cambiare nel tempo e che il 10-20% dei bambini con allergie alle arachidi e alla frutta a guscio può superarla nel corso della crescita.10
*Questi test potrebbero non essere approvati per l'uso clinico nel Paese del paziente. Rivolgersi al proprio medico di famiglia per sapere quali test sono disponibili.
Conoscere le proteine o le componenti degli allergeni che scatenano i sintomi può contribuire a stabilire un piano di gestione dell'allergia. Tenendo presente questo aspetto e in base anche all'anamnesi dei sintomi, il medico di famiglia potrebbe suggerire di sottoporsi a un test delle IgE allergene-specifiche per individuare eventuali altri pollini e alimenti allergenici per il paziente.2
Disponi già dei risultati del test delle IgE specifiche per la diagnosi delle allergie?
I risultati dei test includono il nome delle componenti, indicato con un codice alfanumerico. Il medico di famiglia probabilmente esaminerà i risultati con te, ma qui troverai una panoramica di riferimento. È sufficiente individuare i nomi delle componenti nell'elenco seguente per comprendere come gestire al meglio i sintomi.2
rAra h 1, rAra h 2, rAra h 3, Ara h 6
rAra h 9
rAra h 8
rBet v 2 (profilina)
MUXF3 (CCD)
I risultati del test devono essere interpretati dal medico di famiglia nel contesto dell'anamnesi clinica del paziente. Il tuo medico di famiglia formulerà la diagnosi finale e definirà le decisioni riguardanti il successivo trattamento.
*Questi test potrebbero non essere approvati per l'uso clinico nel Paese del paziente. Rivolgersi al proprio medico di famiglia per sapere quali test sono disponibili.