How to Ask Your Healthcare Provider for an Allergy Blood Test

Giugno 2022  Linda Armstrong |  ✓  Revisione medica: Dott. Fabio Iachetti

Fabio Iachetti è un medico abilitato con oltre 15 anni di esperienza in diverse aree cliniche, quali allergologia, medicina cardiovascolare, dolore, apparato gastrointestinale, reumatologia, urologia e diabetologia. È Senior Allergy Medical Manager nel team Global Medical Affairs di ImmunoDiagnostics presso Thermo Fisher Scientific.

Se leggi questo articolo, probabilmente stai valutando la possibilità di effettuare un test ematico per le allergie o sei pronto per programmarne uno. Dopo tutto, l'esame ematico per le IgE specifiche è un metodo affidabile, sicuro e accessibile per verificare la presenza di svariati fattori in grado di scatenare allergie. Quindi, cosa devi fare?

Innanzitutto devi informarti su quale struttura esegue i test ematici per le allergie nella tua zona. Nella maggior parte dei casi è sufficiente chiedere al proprio medico curante un test ematico delle IgE specifiche per le allergie. (Per conoscere le modalità di svolgimento dei test nel tuo Paese, consulta la pagina Come eseguire un test.) Detto questo, per molte persone il primo passo verso l'esecuzione di un test prevede un colloquio con il proprio medico.

Questo colloquio può svolgersi in modo semplice oppure può richiedere la conoscenza di informazioni più approfondite. 

Mentre alcuni medici conoscono bene i test ematici per le allergie, altri possono avere un'esperienza limitata in tale campo. Ecco perché abbiamo creato questa guida contenente alcune fasi di preparazione unitamente a sette argomenti di discussione e ai relativi dati scientifici. Questa guida può essere utile non solo per pianificare una visita, ma anche per conversare in modo più sicuro ed efficace con il medico. 

Come prepararsi all'appuntamento con il medico

Di solito, più si è informati, più ci si sente sicuri. Quindi, prima dell'appuntamento, acquisisci il maggior numero di informazioni attraverso questi semplici passaggi. 

Se non l'hai ancora fatto, cerca informazioni di base sulle allergie e sui test e, se possibile, consulta le nostre Schede informative sugli allergeni dove troverai approfondimenti sui singoli allergeni (ad es. ambrosia, arachidi, soia, muffa, alfa-gal, veleno di insetti e così via) che sospetti possano essere la causa dei tuoi sintomi.

Questo breve questionario contiene una serie di domande sui sintomi che riguardano, ad esempio, quando e dove si manifestano, eventuali cambiamenti nel tempo, ecc. Compila il questionario per acquisire maggiore chiarezza e presentare al medico un quadro più accurato. Inoltre, al termine del questionario puoi scaricare un riepilogo delle risposte unitamente a ulteriori risorse di cui il medico potrebbe necessitare per richiedere un test.

Il costo del ticket per l'esecuzione dei test delle IgE specifiche è coperto dal Sistema Sanitario Nazionale italiano. Le coperture assicurative possono variare a seconda dell'assicurazione. Per evitare sorprese, contatta le parti interessate per scoprire se tale spesa è coperta dalla tua assicurazione. 

 

1. "Piuttosto che dare per scontato che i miei sintomi siano causati da allergeni comuni, vorrei fare un test ematico per le allergie che consenta di formulare una diagnosi precisa.

I tuoi sintomi simil-allergici potrebbero non essere causati da un'allergia. I sintomi potrebbero essere scatenati da diversi fattori, tra cui rinite non allergica, intolleranza alimentare e così via. E se non soffri di allergie, i rimedi che danno sollievo, come gli antistaminici, potrebbero essere inefficaci. Ecco perché è importante fare un test.

  • Potresti soffrire di rinite non allergica piuttosto che di un'allergia. Sintomi come naso chiuso/naso che cola, starnuti, tosse, ecc. potrebbero essere causati da una rinite non allergica che può essere scatenata da cibi piccanti, infezioni virali, bevande alcoliche, farmaci, polvere, fumo, profumi, variazioni di umidità, ecc.2 Infatti, si stima che il  50% dei pazienti con sintomi di rinite (detta anche febbre da fieno) possa non soffrire di rinite allergica. Nelle persone con rinite non allergica, quindi, gli antistaminici possono non svolgere alcun effetto su determinati sintomi. Inoltre, secondo uno studio, due terzi dei pazienti che assumevano frequentemente antistaminici a basso potere sedativo hanno fornito esito negativo al test delle IgE specifiche.3
  • Invece di un'allergia alimentare, potresti avere un' intolleranza alimentareLe allergie alimentari e le intolleranze alimentari vengono talvolta confuse.4 Le prime coinvolgono il sistema immunitario e possono provocare sintomi quali orticaria, starnuti, prurito agli occhi e/o al naso, vomito, crampi allo stomaco, diarrea, anafilassi, ecc.4,5 Un'intolleranza o una sensibilità alimentare si verifica quando una persona ha difficoltà a digerire un particolare alimento. I sintomi possono includere gas intestinale, dolore addominale e/o diarrea.4 Un test ematico delle IgE specifiche per le allergie può aiutare il medico a determinare la natura del disturbo correlato al cibo.  


2. "Voglio identificare esattamente a cosa sono allergico, in modo da evitare questi allergeni e ridurre potenzialmente i miei sintomi".

Per attenuare i sintomi, è utile conoscerne la causa. Per esempio, sei allergico al polline, alla forfora degli animali, alla muffa o agli acari della polvere? Conoscere i fattori scatenanti può aiutare a ridurre l'esposizione e, di conseguenza, i sintomi. Inoltre, se come la maggior parte delle persone sei allergico a più fattori, potresti essere in grado di ridurre o eliminare i sintomi rimanendo al di sotto della soglia di scatenamento dei sintomi.7

  • Circa il 70-80% delle persone allergiche è sensibilizzata a più allergeni.6 In alcune persone, i sintomi dell'allergia compaiono solo quando entrano contemporaneamente a contatto con due o più allergeni a cui sono allergici. Limitando l'esposizione a uno o più allergeni e riducendo il carico totale di allergeni, è possibile gestire meglio i sintomi e ridurre la necessità di ricorrere a trattamenti farmacologici.7 Per esempio, se una persona è allergica agli acari della polvere, al polline dell'ambrosia e alla forfora degli animali, limitando l'esposizione agli animali domestici durante la stagione dei pollini si potrebbero ridurre i sintomi della febbre da fieno stagionale.
  • Conoscere i fattori scatenanti dell'allergia può aiutare a gestirla. Secondo un rapporto pubblicato sul Journal of the American Board of Family Medicine, conoscere i fattori specifici che scatenano l'allergia (in particolare se soffri di asma) può aiutare a gestire la situazione tramite una riduzione dell'esposizione agli allergeni, trattamenti farmacologici e immunoterapia.


3. "Dato che le allergie possono cambiare nel tempo e spesso sono di origine ereditaria, voglio capire quali sono i miei fattori scatenanti e i potenziali rischi di una reazione grave".
1

Le allergie hanno una natura dinamica, ossia possono svilupparsi e subire variazioni nel corso della vita. L'identificazione degli attuali fattori che scatenano l'allergia può aiutare a prevenire una reazione grave.

  • Le allergie possono variare nel tempo. Alcune allergie possono infatti scomparire e ripresentarsi a distanza di anni.1 Ad esempio, secondo l'organizzazione Food Allergy Research & Education, anche se i bambini possono avere una allergia ai crostacei, il 60 percento delle persone allergiche manifesterà le prime reazioni in età adulta.9
  • I sintomi lievi possono diventare gravi. Sebbene i sintomi di un'allergia alimentare possano essere di lieve o grave entità, il loro andamento è oscillante. Un alimento che ha innescato sintomi lievi in un'occasione può causare sintomi gravi come l'anafilassi a seguito di un'altra esposizione.10 


4. 
"Preferisco un test ematico per le IgE specifiche rispetto al prick-test (SPT) perché               ."

Sebbene ognuno abbia le proprie preferenze, i test ematici per la sensibilizzazione allergica possono presentare diversi vantaggi rispetto ai test SPT. Considera uno o più dei seguenti fatti per riempire lo spazio vuoto.

  • Secondo alcuni studi, i prick-test cutanei sono inaffidabili nel rilevare la sensibilizzazione ad alcuni allergeni. Se si sospetta la presenza di allergie alimentari, l'accuratezza predittiva positiva complessiva degli SPT è inferiore al 50 percento.11 Inoltre, nei pazienti con allergia alla frutta a guscio, il tasso di rilevamento degli SPT è solo del 56 percento rispetto al 71 percento dei test ematici per le IgE specifiche.12 E quando si tratta di diagnosticare la sindrome da alfa-gal (che può causare una reazione potenzialmente letale alla carne rossa e ad altri prodotti derivati dai mammiferi), gli SPT con estratti di maiale o di manzo si sono dimostrati inaffidabili.13-15
  • Un unico prelievo di sangue può essere preferibile rispetto alle 10-50 punture di un test SPT. Durante un test SPT, il medico utilizza un ago sottile per pungere la pelle da 10 a 50 volte con allergeni differenti. Oppure può posizionare delle goccioline di allergeni sulla pelle, provocando successivamente dei piccoli graffi per permetterne la penetrazione nella pelle.16 Alcune persone preferiscono un unico prelievo di sangue rispetto al test SPT.
  • A differenza di quanto accade per gli SPT, quasi tutti i medici (non solo gli allergologi) possono richiedere un test ematico per le allergie. Sebbene il rischio sia minimo, gli SPT possono provocare anafilassi. Poiché esiste il rischio di reazioni gravi, i test SPT vengono eseguiti solo da medici esperti nella somministrazione del test e nell'interpretazione dei risultati. (In genere, quindi, i test SPT vengono eseguiti esclusivamente da allergologi o specialisti analoghi). I test ematici, invece, possono essere richiesti dalla maggior parte dei medici generici, pertanto potrebbe non essere necessario fissare un secondo appuntamento (evitando quindi ulteriori perdite di tempo e di denaro) per consultare uno specialista.11
  • A differenza dei risultati dei test SPT, l'accuratezza dei test ematici non è influenzata dalle condizioni e dalla reattività della pelle. Per essere efficaci, i test SPT richiedono un'area adeguata di cute sana, il che significa che non possono essere eseguiti in presenza di una malattia cutanea diffusa come la dermatite atopica attiva. Inoltre, secondo un articolo pubblicato su Australian Family Physician (una rivista medica peer-reviewed), la reattività cutanea può essere ridotta (limitando così l'affidabilità del test SPT) nei bambini molto piccoli e negli anziani.11
  • A differenza dei test SPT, i test ematici delle IgE specifiche non richiedono l'interruzione dell'assunzione della maggior parte dei farmaci, come gli antistaminici. Per ottenere risultati SPT accurati, i pazienti devono interrompere l'assunzione della maggior parte degli antistaminici almeno sette giorni prima dell'esecuzione del test cutaneo. Inoltre, i beta-bloccanti, spesso prescritti per l'ipertensione, possono comportare maggiori rischi di reazione grave durante un SPT.17 I test ematici delle IgE specifiche consentono di continuare a prendere questi (e altri) farmaci prima del test. 


5. "Vorrei eseguire un test delle componenti molecolari allergeniche per saperne di più sul mio potenziale rischio di una reazione grave e per capire meglio la gravità delle mie allergie". 

Sebbene non siano giustificati in tutte le situazioni, i test delle componenti allergeniche (un tipo di test ematico per le allergie) possono fornire ulteriori informazioni sulla gravità e sulle precauzioni da adottare per evitare determinati alimenti.

  • I test delle componenti forniscono informazioni più approfondite. Mentre il test delle IgE specifiche può aiutare a scoprire se una persona è sensibilizzata a un allergene, il test delle componenti aiuta a identificare le proteine specifiche che possono causare delle reazioni.
  • Sapere a quali proteine si è sensibilizzati può aiutare il medico a stabilire il livello di rischio di una grave reazione sistemica. Alcune proteine allergeniche, come le proteine di conservazione delle arachidi e della frutta a guscio, possono essere associate a reazioni gravi, mentre altre possono causare sintomi molto più lievi. Inoltre, alcune proteine allergeniche non vengono distrutte attraverso l'esposizione al calore (ad es. attraverso la cottura) e la digestione e presentano una maggiore probabilità di provocare reazioni gravi.
  • Allo stesso tempo, come riportato dal World Allergy Organization Journal, altre proteine che vengono distrutte tramite il calore e la digestione hanno la capacità di causare reazioni locali più lievi che possono essere tollerate.18 Sapendo quindi a quali proteine specifiche si è sensibilizzati, il medico può valutare meglio la potenziale gravità di una reazione e creare un piano di gestione delle allergie più efficace. Inoltre, in alcuni casi, i test possono aiutare il medico a stabilire se una persona può tollerare alimenti che prima considerava proibiti. 


6. "Gli odierni test ematici per le IgE specifiche non sono uguali ai vecchi test di radio-allergo-assorbimento (RAST). Vorrei quindi approfittare di questo nuovo tipo di test ematico".

I test delle IgE specifiche sono in realtà un'evoluzione del RAST, un tipo di test ematico differente e obsoleto. Tuttavia, alcuni medici li considerano erroneamente identici.

Perché i soggetti allergici dovrebbero preoccuparsi? Se i medici fanno riferimento alla letteratura scientifica sul RAST, è possibile che non abbiano una visione accurata dei test odierni e della loro efficacia. In realtà, gli attuali test per le IgE specifiche possono essere più efficaci del RAST.19

  • I moderni test delle IgE specifiche sono diversi dal RAST. I test ematici misurano la presenza di anticorpi IgE verso specifici alimenti e fattori scatenanti dell'apparato respiratorio. Le IgE sono gli anticorpi che scatenano una reazione allergica. In passato, le IgE specifiche venivano misurate utilizzando la radioattività, mentre i test moderni non utilizzano questo metodo.20 I test attuali, come quelli che utilizzano la rilevazione a fluorescenza (FEIA), possono essere più efficaci.
  • Il RAST è meno sensibile e meno specifico. Secondo le linee guida del National Institutes of Health per la diagnosi e la gestione delle allergie alimentari, i test delle IgE in vitro a immunofluorescenza (ad es. i moderni test ematici delle IgE specifiche) sono superiori sia in termini di sensibilità che di specificità rispetto ai test che utilizzano il vecchio metodo RAST.19 In altre parole, i moderni test ematici delle IgE specifiche (FEIA) per le allergie sono più accurati del RAST.


7. "Anche se ho fatto il test qualche anno fa, vorrei ripeterlo perché le allergie possono cambiare e svilupparsi nel tempo".

Se ci si è sottoposti a un test da bambini o anche solo due anni fa, le allergie di oggi potrebbero essere diverse da quelle del passato. I test possono aiutare il medico a formulare una diagnosi attuale.

  • Considerare l'opportunità di sottoporsi a test ogni due anni. Secondo l'American College of Allergy, Asthma, and Immunology, non esistono limiti prestabiliti rispetto alla frequenza dei test. Tuttavia, due anni rappresentano un intervallo di tempo ragionevole tra un test e l'altro, in particolare per chi ha assunto una terapia o si è sottoposto a un piano per la limitazione dell'esposizione per due anni, per poi riportare una riacutizzazione dei sintomi.17
  • Le allergie non sono condizioni statiche. Gli studi dimostrano che le persone possono sviluppare nuove allergie nel corso del tempo. Sapere a cosa si era sensibilizzati un paio di anni fa non significa che il paziente o il medico sappia a cosa si è allergici oggi. 17 


Come aiutare il medico a saperne di più

La scienza è in continua evoluzione, il che significa che i medici devono aggiornare costantemente le loro conoscenze sui test ematici per le allergie. Di fatto, puoi aiutare il medico ad acquisire maggiori informazioni grazie agli argomenti e alle ricerche di cui sopra. Se desidera saperne di più, invitalo a visitare il sito AllergyInsider.com.

Ulteriori materiali didattici e articoli come questo sono reperibili nella sezione Convivere con le allergie e nelle nostre Schede informative sugli allergeni, dove sono contenute informazioni specifiche sugli allergeni. Inoltre, disponiamo di una grande quantità di informazioni specificamente rivolte ai medici. Per rimanere aggiornati sulle ultime informazioni, seguici su Facebook, Instagram e YouTube e incoraggia il medico a fare altrettanto.

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  1. American College of Allergy, Asthma & Immunology [Internet]. Arlington Heights, Illinois (USA): American College of Allergy, Asthma & Immunology; 2022. Disponibile alla pagina: https://acaai.org/allergies/allergies-101/who-gets-allergies.
  2. Mayo Clinic [Internet]. Rochester, Minnesota (USA): Mayo Foundation for Medical Education and Research; 2022. Disponibile alla pagina: https://www.mayoclinic.org/diseases-conditions/nonallergic-rhinitis/symptoms-causes/syc-20351229.
  3. Szeinbach SL, Williams B, Muntendam P, O'Connor RD. Identification of allergic disease among users of antihistamines. J Manag Care Pharm. 2004 mag-giu;10(3):234-8. doi: 10.18553/jmcp.2004.10.3.234. PMID: 15228373.
  4. American Academy of Allergy Asthma & Immunology (1) [Internet]. Milwaukee, WI: American Academy of Allergy Asthma & Immunology; 2022. Disponibile alla pagina: https://www.aaaai.org/Tools-for-the-Public/Allergy,-Asthma-Immunology-Glossary/Food-Intolerance-Defined.
  5. American Academy of Allergy Asthma & Immunology (2) [Internet]. Milwaukee, WI: American Academy of Allergy Asthma & Immunology; 2022. Disponibile alla pagina: https://www.aaaai.org/Conditions-Treatments/Allergies/Food-Allergy.
  6. Ciprandi G, Incorvaia C, Frati F; Italian Study Group on Polysensitization. Management of polysensitized patient: from molecular diagnostics to biomolecular immunotherapy. Expert Rev Clin Immunol. 2015;11(9):973-6. doi: 10.1586/1744666X.2015.1062365. Epub 2015 Jul 4. PMID: 26144241.
  7. Wickman M. When allergies complicate allergies. Allergy. 2005;60 Suppl 79:14-8. doi: 10.1111/j.1398-9995.2005.00852.x. PMID: 15842228.
  8. Allen-Ramey F, Schoenwetter WF, Weiss TW, Westerman D, Majid N, Markson LE. Sensitization to common allergens in adults with asthma. J Am Board Fam Pract. 2005 Sep-Oct;18(5):434-9. doi: 10.3122/jabfm.18.5.434. PMID: 16148256.
  9. Food Allergy Research & Education (2) [Internet]. McLean, Virginia (USA): Food Allergy Research & Education; 2022. Disponibile all'indirizzo: https://www.foodallergy.org/living-food-allergies/food-allergy-essentials/common-allergens/shellfish.
  10. Food Allergy Research & Education (2) [Internet]. McLean, Virginia (USA): Food Allergy Research & Education; 2022. Disponibile all'indirizzo: https://acaai.org/allergies/types/food-allergy.
  11. Robinson M, Smart J. Allergy testing and referral in children. Aust Fam Physician. Aprile 2008;37(4):210-3. PMID: 18398515.
  12. Griffiths RLM, El-Shanawany T, Jolles SRA, Selwood C, Heaps AG, Carne EM, Williams PE. Comparison of the Performance of Skin Prick, ImmunoCAP, and ISAC Tests in the Diagnosis of Patients with Allergy. Int Arch Allergy Immunol. 2017;172(4):215-223. doi: 10.1159/000464326. Epub 2017 Apr 29. PMID: 28456812.
  13. Alpha-gal Allergy [Internet]. Centers for Disease Control and Prevention. Centers for Disease Control and Prevention; 2019; 6 ottobre 2020. Disponibile all'indirizzo: https://www.cdc.gov/ticks/alpha-gal/index.html.
  14. Mayo Clinic [Internet]. Rochester, Minnesota (USA): Mayo Foundation for Medical Education and Research; 19 novembre 2020. Disponibile all'indirizzo: https://www.mayoclinic.org/diseases-conditions/alpha-gal-syndrome/symptoms-causes/syc-20428608.
  15. Platts-Mills TAE, Li RC, Keshavarz B, Smith AR, Wilson JM. Diagnosis and Management of Patients with the α-Gal Syndrome. J Allergy Clin Immunol Pract. Gennaio 2020;8(1):15-23.e1. doi: 10.1016/j.jaip.2019.09.017. Pubblicazione elettronica 28 settembre 2019. PMID: 31568928; PMCID: PMC6980324. Disponibile all'indirizzo: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6980324/pdf/nihms-1060828.pdf.
  16. Cleveland Clinic [Internet]. Cleveland, Ohio (USA): Cleveland Clinic; 2022. Disponibile alla pagina: https://my.clevelandclinic.org/health/diagnostics/21495-allergy-testing.
  17. American College of Allergy, Asthma & Immunology [Internet]. Arlington Heights, Illinois (USA): American College of Allergy, Asthma & Immunology; 2022. Disponibile alla pagina: https://acaai.org/resource/allergy-testing.
  18. Canonica GW, Ansotegui IJ, Pawankar R, Schmid-Grendelmeier P, van Hage M, Baena-Cagnani CE, Melioli G, Nunes C, Passalacqua G, Rosenwasser L, Sampson H, Sastre J, Bousquet J, Zuberbier T; WAO-ARIA-GA2LEN Task Force: Katrina Allen, Riccardo Asero, Barbara Bohle, Linda Cox, Frederic de Blay, Motohiro Ebisawa, Rene Maximiliano-Gomez, Sandra Gonzalez-Diaz, Tari Haahtela, Stephen Holgate, Thilo Jakob, Mark Larche, Paolo Maria Matricardi, John Oppenheimer, Lars K Poulsen, Harald E Renz, Nelson Rosario, Marc Rothenberg, Mario Sanchez-Borges, Enrico Scala, Rudolf Valenta. A WAO - ARIA - GA²LEN consensus document on molecular-based allergy diagnostics. World Allergy Organ J. 2013 Oct 3;6(1):17. doi: 10.1186/1939-4551-6-17. PMID: 24090398; PMCID: PMC3874689.
  19. Kwong KY, Eghrari-Sabet JS, Mendoza GR, Platts-Mills T, Horn R. The benefits of specific immunoglobulin E testing in the primary care setting. Am J Manag Care. 2011 Dic;17 Suppl 17:S447-59. PMID: 22214511.
  20. Food Allergy Research & Education (3) [Internet]. McLean, Virginia (USA): Food Allergy Research & Education; 2022. Disponibile alla pagina: https://www.foodallergy.org/resources/blood-tests.